Se qualcuno decidesse di diventare uno scrittore di professione dovrebbe prima leggere questo libro e forse cambierebbe anche idea. King è "LO" scrittore per eccellenza. Indiscusso. Prendere un'idea folle e farci un racconto di 1000 pagine, infarcito di decine e decine di personaggi, centinaia di episodi e avvenimenti, tutti in sequenza, tutti intrecciati tra loro e ricchi del più infinitesimo dettaglio, è un qualcosa di fantasmagorico... Inconcepibile, come la Cupola. Egli alterna scene ad altissima tensione a momenti di calma apparente senza la minima caduta di attenzione. Ad un certo punto, forse resosi conto, per sua stessa ammissione, di stare esagerando con la lunghezza della storia, ha accelerato la fase conclusiva con un avvenimento catastrofico. Lo stesso finale sfocia nella fantascienza, (la qual cosa, in generale, non mi piace mai un granché) e perde un po' della sua attinenza con la realtà, ma ciò non altera la buona riuscita del libro. Letto in periodo di lockdown, con zone rosse a bloccare i confini comunali, sembra metaforicamente calzare a pennello. L'utilissima appendice, con l'elenco dei personaggi principali e la mappa della città, è la chicca finale per la lode.
5/5
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Chi di voi sa dove nasce l'usanza di mettere un mazzo di fiori sul ciglio della strada nel punto preciso in cui c'è stato un incidente mortale? E poi continuare a metterli per anni, anni e anni?
L'altro giorno lungo una strada extraurbana, per un tragitto di circa 90 km ne avrò contati più di una decina, di questi "altarini" improvvisati. Forse si pensa che l'anima del defunto, che ha lasciato il corpo in quel punto preciso, resti nei paraggi a vegliare e quindi si lasciano i fiori in suo ricordo, per decenni. Ma io se fossi un'anima tipo "Ghost" me ne andrei dappertutto nel mondo tranne lì dove ho perso la vita. Al massimo starei sul posto per qualche giorno a rimuginare sull'evento traumatico, ma poi passato il lutto me ne andrei altrove. Non so, al cimitero, dove viene seppellita la salma, o al massimo a infestare qualche castello nei dintorni. Non c'è una sola strada dove non ci sia un piccolo mazzo di fiori sempre freschi. Le cose sono due: o siamo un popolo di creduloni extra-sensoriali, oppure alla guida facciamo proprio schifo. Io propendo più per la seconda. P.S.: Sulla strada statale SS7 tra Capua e Minturno, anni fa c'erano lungo la carreggiata decine e decine di bellissimi pini marittimi (si può vedere dalle immagini google). Ora sono stati TUTTI tagliati, suppongo per evitare i frontali dei "piloti provetti"... Ovviamente tra mettere un guard-rail a difesa dell'albero e abbatterlo completamente, l'uomo che cosa ha scelto...?!? Pranzo.
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Dicembre 2020
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